Dracula, non mi fai paura

draculaHalloween si avvicina, sono sicuro che ve ne sarete accorti anche voi dal numero di maschere e zucche che appaiono nelle vetrine. Chi lo festeggia, chi lo ignora, chi storce il naso agli “spiriti e alle streghe” e alla sua congerie di simbologie pagane, chi pensa che sia una festa solo anglosassone… ah, beati noi!

Non mi piace mai cavalcare il momento, ma d’altro canto non posso mancare di trarre spunto da questa occasione per condividere con voi qualche buon consiglio di lettura. Buono almeno per me, beninteso, ma come i partecipanti ai nostri gruppi di lettura amano ricordare, “questi incontri sono utili perché leggo libri che invece senza di voi non avrei mai letto”. Abbandonare per un attimo le strade più battute e sicure può essere un ottimo espediente per incontrare storie sorprendentemente belle e solo all’apparenza lontane dai nostri gusti.

Ecco allora una piccola carrellata di consigli, una brevissima lista delle cose che potremmo leggere e, badate, è pensata soprattutto per chi al genere del brivido, o horror non si è mai avvicinato.

Inevitabile quindi partire da un classico del genere, quel Dracula di Bram Stoker (1897) che rappresenta il mostro per antonomasia, sbarcato nella civile Inghilterra e pronto a far messe di fanciulle innocenti. Non si tratta del primo vampiro della storia della letteratura (per quello dovete andare indietro fino alla novella “Il vampiro” di John Polidori), ma senz’altro è il più conosciuto e il più riuscito. Personalmente ho una mia visione dell’opera, che qui condivido anche a costo di far accapponare la pelle a qualche lettore “ortodosso”, ma che magari convincerà le gentildonne a prenderlo in mano: in realtà è una grande, bellissima, straziante storia d’amore.

frankensteinMostro d’altra portata, generato dalla scienza e dell’ambizione dell’uomo di farsi più vicino agli dèi è Frankenstein (o “Il moderno Prometeo”) di Mary Shelley (1818). L’uomo si dimostra indegno di dare la vita, perché a differenza di Dio non ha pietà né compassione per le proprie creature. La scienza potrà anche portarci a tanto (in effetti già lo fa) ma c’è bisogno di un Uomo nuovo per far fronte alle responsabilità che questo comporta. Senza una guida, senza un “padre”, il mostro (che non si chiama Frankenstein!, quello è il nome di famiglia del suo creatore) vaga alla ricerca di un’identità e si dimostra meno terribile dello stesso scienziato.

88-07-90057-0_Wilde_Il fantasma di Canterville.inddSiamo ancora nell’Ottocento, ma di approccio completamente diverso è Il fantasma di Canterville (1887), che ovviamente vi consiglio più per alleggerire i toni che per scoprire nuovi brividi. Famosissimo racconto di Oscar Wilde, che già all’epoca ci insegnava come la modernità (e gli americani, anzi gli yankee) con i suoi mille ritrovati può uccidere la magia. Per farla breve, una famiglia di ricconi statunitensi acquista un castello inglese e a suon di smacchiatori, olio lubrificante e terribili scherzi cerca di far sloggiare il fantasma che lo infesta. Fatevi del bene: leggetelo.

Basta con i classici, per parlare di streghe vi invito a fare un salto di cento anni e scoprire una delle mie scrittrici contemporanee preferite: Anne Rice. Cominciate con L’ora delle streghe (1990), primo capitolo della saga delle Streghe Mayfair, e non vi ci vorrà molto per capire se la signora Rice racconta storie che fanno per voi: saghe di famiglie della Louisiana, tra misteri di sangue e riti vodoo, storie che trasudano la vitalità decadente di New Orleans e del suo guazzabuglio di creoli e mulatti, attraversate da fantasmi, poteri stregoneschi e sensualità. O la amate o la odiate, non ci troverete mezze misure.

notti_di_salemCon il titolo che sto per consigliare entriamo nell’horror puro, o in quello che così viene etichettato. In realtà Le notti di Salem (1974) rimane per me semplicemente il primo libro che abbia mai letto di Stephen King, e quello da cui ha mosso la conoscenza dello scrittore. Anzi, uno Scrittore con la S maiuscola, perché già qui (anche se molti potrebbero dire che non si tratta del suo libro migliore, ma chissà…) si vede il talento del grande narratore, nelle scelte stilistiche e di costruzione della trama e della suspence che lo caratterizzano. Vi lascio scoprire quali orrori abbia confezionato King per voi, ma se avete sempre associato l’horror al solo splatter con pornografia di arti amputati e sangue, dovrete ricredervi. Potrebbe persino farvi scorrere una lacrima, ma la vita, si sa, è colma d’ingiustizie.

lands_end_300x419E portiamo a termine questa carrellata arrivando ai giorni nostri e a un libro recentissimo. In Land’s End di Danilo Arona e Sabina Guidotti troverete un diverso tipo di horror, che vi porterà per mano all’interno di una storia dalla quale scoprirete di non poter più fuggire. Strato dopo strato (e mondo dopo mondo…) vi allontanerete sempre di più da questa realtà per diventare parte del libro. Un’esperienza dalla quale riemergerete solo all’arrivo dell’Onda. E probabilmente bagnati fradici. Un libro che è il punto d’arrivo perfetto per questi consigli di lettura, dato che gli spunti dei due autori sono quanto mai reali e legati alla nostra attualità: gli eventi-Renfield, ossia i segni precursori della fine del mondo. E se ancora non lo avete letto, piccolo spoiler: Renfield è un personaggio di Dracula…

Quali saranno le vostre letture per i prossimi mesi? Se vi fa piacere, scrivete i vostri consigli di lettura a info[@]scriptorama.it, li condivideremo con tutti i lettori.

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